venerdì 28 ottobre 2011

la scienza per cicogna ... 1

Tutto ebbe inizio intorno al 10 dicembre 2009, ad un controllo di routine dalla ginecologa.
< Io e mio marito da pochi mesi abbiamo rapporti senza precauzioni, visto che non sarebbe un problema se dovessi rimanere incinta. Come ci dobbiamo comportare?>.
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Passato il natale, io avevo rimosso tutto, la nostra vita coniugale continuava alla grande e il progetto bambini non era decollato, della serie "se capita nessun problema, ma al momento anche no".
Però non avevo considerato mio marito e la sua proverbiale precisione.
Così verso la metà di gennaio ero in uno stato di totale cazzeggio, quando un volto bianco- trasparente con tono angosciato da "non c'è più niente da fare" mi dice: < ehm... Sono sterile!> , di tutta risposta mi mostrò il referto dello spermiogramma, il quale non riportava alcun numero o parametro, semplicemente vi era una dicitura tanto eloquente quanto poco rassicurante:"n. spermatozoi: quasi inesistenti". .
Io ancora oggi non so spiegarmi questa reazione. Nessun dramma, tanto pragmatismo e come se non fosse niente ero già su google a cercare un centro che ci avrebbe potuto aiutare.
La reazione di lui fu comprensibilmente e decisamente più sul melodramma; inoltre il suo senso di colpa sarebbe diventato parte integrante dei momenti più disparati e imprevedibili.
Azione 1: google.
Risultati: scopro che i reparti degli ospedali che se ne occupano sono ovviamente quelli di ginecologia ma la sezione specifica si chiama "Fisiopatologia della riproduzione umana"... (nel mio immaginario il dottore come minimo aveva l'accento tedesco). Ma scopro anche che l'ospedale storicamente riferimento in Italia è vicino a casa e il responsabile non è popodimeno che ... (papapà, trombe e tamburi piuttosto inopportuni) ... l'amico del maritino (aitante ginecologo super in carriera)...< Dai chiamalo subito>, mentre lui così riflessivo e giudizioso sussurrò <Magari prima parliamone tra di noi > In quell'istante avere un figlio era diventata la mia mission ... lo volevo subito ... anzi lo avevo sempre voluto subito!
Azione 2: andare dalla ginecologa
risultati: La faccia di lei non la scorderò mai: da superwoman, androgina, bella, sguardo che "se lo dice lei è sicuramente così", era diventata una docile signora, con le labbra tirate e sguardo fisso sul foglio che "adesso cazzo gli dico a sti due". (e fin lì lo avevamo capito) < Io conosco questo ( ovviamente quello dell'amico) e quest'altro centro> Praticamente non diciamo più nulla e usciamo dalla studio per mano, stretti nei cappotti, fra la nebbia con passo lento avvolti in mille pensieri.
Così ebbe inizio il nostro percorso di caccia alla cicogna.

martedì 25 ottobre 2011

Inauguro

Come inaugurazione, non avendo idee originali, lascerò che il caso venga in mio soccorso.
In questo istante iTunes passa Head full of doubts/Road full of promise, dei the Avett Brothers.



(Diciamo che la sorte ne sa ... il titolo esprime esattamente il mio "ordine" mentale).

Insomma si parte.